Diario

B&b con giardino!

Sarà la sensazione di pace e di tranquillità che si respira ad ogni ora del giorno e della notte, sarà quella atmosfera familiare ed un po’ vintage che ti riporta con la mente ai tempi in cui il luogo d’incontro non era un social network, ma la piazza o la soglia di casa; sarà la fresca brezza che supera il muro di cinta, accarezza le foglie e si insinua tra gli scalini per arrivare fino a te, allietando anche le più afose giornate estive… Saranno le surfinie, scatenatesi in un’esplosione di fiori e di colori… Non lo so cos’altro!

Saranno tutte queste cose, e forse qualche altra cosa ancora, ma… nel giardino di Villa Lavinia si fa amicizia. Ci si incrocia, ci si sorride, ci si conosce. Non solo con i proprietari (che, a dire il vero, non aspettano altro…) ma anche con gli altri ospiti, con i viaggiatori la cui permanenza qui coincide casualmente con la tua.

Davvero non so quante volte mi sarà capitato di invitare gli ospiti ad accomodarsi in giardino affinché attendessero piacevolmente che io effettuassi la registrazione o preparassi loro un caffè, e sentire dopo pochi secondi dei saluti garbati, che diventavano chiacchiere in piena regola appena qualche minuto dopo, e poi in seguito divertite risate.

L’ultima volta, ieri mattina: due bellissime famiglie sono arrivate intorno alle 11, a poca distanza l’una dall’altra. Essendo troppo presto per effettuare il check-in, li ho invitati – separatamente, essendo estranei fra di loro – ad accomodarsi in giardino per una decina di minuti, il tempo necessario per ultimare la preparazione delle loro camere. In realtà, poi abbiamo messo il turbo (far attendere gli ospiti è sempre qualcosa che ci dà un po’ di ansia…) e di minuti ce ne sono voluti cinque. Sono allora andata ad annunciare, fiera e con soddisfazione, che le camere erano prontissime e… i miei ospiti, diventati nel frattempo amiconi, hanno interrotto i loro discorsi per ringraziarmi con gentilezza e poi… sono rimasti in giardino a chiacchierare per altre due ore! Quando ho consegnato loro le camere, mancavano solo pochi minuti all’una!

È superfluo dire quanto siamo contenti che ciò accada: abbiamo speso, negli anni, molte energie per creare un luogo che fosse accogliente ed ospitale, in cui si respirasse serenità e ci si sentisse a casa. Quando ci vediamo circondate da sorrisi e buonumore, pensiamo di aver fatto gol, e ci godiamo il momento.

A volte, addirittura, nel giardino di Villa Lavinia accadono miracoli: succede quando la disposizione d’animo è così serena, e la voglia di socializzare così tanta che… il fattore linguistico diventa assolutamente secondario! Un pomeriggio di poche settimane fa, mentre svolgevo il mio lavoro d’ufficio, ho iniziato a sentire, dal giardino, un chiacchiericcio che pian piano si faceva più convinto, più intenso, più forte ed allegro. Quale lingua si parlasse… beh, non posso assolutamente dirlo! Era una lingua strana e straniera, ma allo stesso tempo incredibilmente familiare. Meglio, erano molte lingue in una, lingue di persone provenienti da diversi paesi molto distanti fra loro che, senza conoscere alcuna lingua diversa dalla propria, stavano comunicando perfettamente.

A Villa Lavinia era nato, spontaneamente, l’Esperanto!

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